ROMA, Ostia antica. Mitreo dei serpenti.

Il simbolismo del serpente, unitamente a quello delle energie telluriche, è il tema predominante di questo ambiente mitraico, situato nella regio V, insula VI.
È un mitreo di forma classica, una sala rettangolare allungata, i cui unici elemento di rilievo sono, in realtà, i due pannelli affrescati che si vedono sulla parete di fondo, sul lato sinistro. Essi raffigurano due grossi serpenti che strisciano in opposizione sulla parete angolare e convergono entrambi verso un singolare personaggio il cui volto sembra sbucare dal terreno. Questa bizzarra figura viene identificata come il “Genius loci”.
Nella religione romana, con questa locuzione veniva indicato uno spirito, o ente soprannaturale, che presiedeva ad un particolare luogo, proteggendolo insieme a tutti coloro che lo abitavano o anche soltanto di passaggio. Era oggetto di venerazione e riceveva offerte di vino, fiori e focacce.
Il serpente era il suo animale sacro e molto spesso veniva raffigurato in queste sembianze; nei luoghi di particolare importanza, inoltre, poteva assumere anche sembianze umane. Si tratta sempre di simbolismi legati alle energie della Terra ed ai culti dei poteri generatori: ‘genius’, infatti, è una voce latina derivata dal verbo ‘gignere’, che significa “generare”, ed indicava il nume tutelare della forze creatrice, la vis generandi.

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