VIENNA. Mitra tauroctono.

Rinvenuto a Monastero di Aquileia il 25 novembre del 1888 ed approdato, non senza polemiche, l’anno seguente nelle collezioni imperiali di Vienna, questo rilievo in marmo bianco (91 x 61 x 32 cm.) rappresenta un’eccezionale testimonianza artistica, oltre che un importante sempio del culto rivolto a Mitra, divinità che occupo’ un ruolo di grande rilievo nella cultura romana, la quale presenta anche diverse somiglianze con la figura del Cristo.


Localizzazione: Kunsthistorisches Museum
Illustrazione opera:

L'opera, che per la sua forma ovale sembra essere stata commissionata nella Mesia o nella Dacia durante la seconda metà del II sec. d.C., colpisce per l'altissima qualità esecutiva e per lo straordinario stato di conservazione, dovuto forse al suo intenzionale occultamento alla fine del IV sec., quando furono ufficialmente proibiti i riti pagani.
Nella scena sono descritti, con raffinata sapienza, i principali elementi della religione mitraica, ben comprensibili agli iniziati: in una grotta il dio (raffigurato in costume orientale) sgozza un toro e con il suo sangue feconda la terra assistono al cruento episodio un serpente, un cane, uno scorpione, un corvo (tutti animali legati al mito) e tre pecore inoltre compaiono Apollo con quadriglia, allusivo al Sole, Diana-Luna, e gli assistenti di Mitra, Cautes e Cautopater (con le fiaccole), che simboleggiano l'alba ed il tramonto, nonchè l'alternarsi delle stagioni astronomiche.

(da Paolo Pastres (a cura di) Arte in Friuli, dalle origini all'età patriarcale Società Filologica Friulana, Udine 2009 pag. 10-11).


Data ultima verifica: 14/06/2011
Rilevatore: Feliciano Della Mora