A poca distanza dall’anfiteatro, alle pendici del colle Savorelli, si apre la piccola chiesa dedicata alla Madonna del Parto, indicata come Mitreo. La chiesa, riferibile al XIII-XIV secolo è interamente scavata nel tufo.
Da un piccolo vestibolo a pianta quadrata, decorato con affreschi raffiguranti la Madonna ed i Santi, S. Cristoforo e la leggenda di S. Michele del Gargano, si passa nell’ambiente principale, a pianta rettangolare allungata, diviso in tre navate da due file di pilastri ricavati nel tufo.
Monumento unico: tomba etrusca, tempio pagano dedicato al dio mitra, chiesa cristiana dedicata dapprima a S. Michele Arcangelo, e poi alla Madonna con il Bambino (S. Maria del Parto). Racchiude oltre duemila e seicento anni di storia e stratificazione culturale ancora intellegibile attraverso le forme, i dipinti ed il mistero che emana.
La struttura mantiene intatte le caratteristiche comuni a molti luoghi del culto Mitraico:
– una navata principale coperta da una volta a botte fortemente ribassata;
– due strette navatelle laterali con copertura piana;
– un lungo sedile che collega i pilastri della navata;
– una serie di gradini posti davanti all’altare;
– una nicchia in cui doveva essere alloggiato il bassorilievo rappresentante Mitra che sacrifica il Toro Cosmico, mai ritrovato.
La copertura della navata centrale presenta una volta a botte, le piccole navate laterali, probabilmente i banconi dell’originario Mitreo, servivano per il banchetto mistico dei fedeli.
Del Mitreo mostra tutte le caratteristiche che generalmente contraddistinguono questi ambienti sotterranei, scarsamente illuminati e privi all’esterno di elementi architettonici.
Il rinvenimento a Sutri di un rilievo del dio Mitra avvalora la tesi del riutilizzo di un luogo di culto pagano, trasformato dai cristiani in luogo sacro; in un secondo momento l’ambiente venne ampliato con le creazione di una zona absidale, a pianta rettangolare, avvenuta mediante il taglio del podio della navata centrale aumentando così lo spazio per le funzioni religiose.
Nell’abside si conservano i resti dell’affresco raffigurante la Natività.
Trasformato, in antichità, in chiesa cristiana, il mitreo venne dedicato prima a San Michele Arcangelo, a cui è riservato l’affresco più significativo dell’ipogeo, e successivamente venne consacrato al culto della Vergine, assumendo il nome definitivo di chiesa di Santa Maria del Parto.
Info:
Gli orari di ingresso al Mitreo sono i seguenti:
– dal martedì al venerdì dalle 10.20 alle 14.40 (accessi ogni venti minuti gruppi max 10 persone)
-sabato e domenica e festivi dalle 10.20 alle 16.20; 16:40 visita accompagnata con illuminazione speciale max 15 persone.